Confronto con autori dello stesso genere

                 

Edgar Allan Poe scrisse numerose poesie senza riscuotere particolare successo mentre i suoi racconti costituiscono un maggior titolo di gloria. Se scartiamo quelle umoristiche, le novelle da lui redatte si possono dividere in due gruppi: quelle raziocinanti e quelle orripilanti. Al primo appartengono The Gold Bug, The Purloined Letter, Fuga Dal Melstrom, The narrative of Arthur Gordon Pym ecc…,al secondo: The Black Cat, The Cask of Amontillo, The Fall of the House of Usher e Ligeia. Tale distinzione non può essere nettissima giacchè in alcuni racconti (The Murders in the Rue Morgue) troviamo combinati il macabro e il logico. Molti sono ambientati in luoghi strani – un’abbazia in rovina, un castello sul Reno…- con una scenografia elaborata ,oscura o lividamente illuminata. L’immaginazione di Poe somiglia a quella di un bambino nevrotico e intelligentissimo. La narrativa di Poe esplora il lato oscuro dell’esperienza e della psiche, l’ inquietante mondo parallelo che accompagna l’ apparenza quotidiana, viaggiando dal sogno alla follia , dal grottesco al raccapricciante , fino alle soglie del soprannaturale. Le sue tematiche riflettono le ossessioni interne dello scrittore: la paura di essere sepolto vivo, il terrore del vuoto, l’ansia di un pericolo sempre in agguato. Nei suoi racconti emergono l’orrore e l’assurdo, nati dalle devianze e dalle trasgressioni che l’ autore coglie nell’animo umano. Essi sono stati spesso considerati come il prodotto di una fantasia traumatizzata: l’atmosfera che li pervade è allucinata e onirica ed è per questo che sono stati oggetto di studio in chiave psicoanalitica. Di questo autore, che precede di mezzo secolo il decadentismo europeo, particolarmente rilevante è l’originalità creativa che nasce forse dalla completa chiusura in sé stesso da lui operata nonostante fosse inizialmente influenzato dal romanzo "nero" inglese e dal romanticismo tedesco.

             Altri confronti              

Home